1794 02 22 BODONI LLAGUNO

Resumen

22 de febrero de 1794.

De Giambattista Bodoni [Parma] a Eugenio de Llaguno y Amírola [Madrid].

Bodoni da la enhorabuena a Eugenio Llaguno y Amírola por su nombramiento de Ministro de Gracia y Justicia. Lamenta la pérdida de una carta suya con la lista de sus últimas publicaciones. Le envía dos ejemplares del Longo italiano, uno de los cuales está destinado a Godoy, y le explicita sus esfuerzos por perfeccionar sus libros.

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Transcripción

Llaguno.

Eccellenza,

Consenta che, fra laa universale ispanica esultazione di tutti i buoni per la faustissima promozione di Vostra Eccellenza al Ministero di Grazia e di Giustizia, aggiunga anch’io le mie più sincere e rispettose congratulazioni, per avere l’ottimo fra i monarchi ricompensato il verace di Lei merito singolarissimo.

Negli anni più floridi di mia gioventù ho saputo meritare alle sponde del Tebro la parzial benevolenza del chiarissimo Signor Don Emmanuele de Roda e dell’egregio Signor De Azara; ed or che a gran passi m’inoltro alla vecchiezza mi lusingo di avere in Lei sulle rive del Tago altro efficace proteggitore, che omai da tre lustri mi onora di sua pregevol grazia, e che già mi ha date tante non dubbie riprove di sua amorevolezza cortese. 

Il prelodato Signor Cavaliere non mi lasciò ignorare tutto l’accaduto nell’affare della mia pensione; e sebbene sino ad ora no trovisi in Genova l’ordine opportuno per l’eseguimento della real grazia, per di Lei mezzo accordatami, pure mi giova sperare che, mercé il padrocinio validissimo di Vostra Eccellenza stancherassi al fine la cieca Fortuna di rimirarmi con torvo ciglio e dovrà mutare il rigor di sua tempra. A questa instabil dea attribuisco appunto l’esser io tuttavia privo di riscontro ad una mia ossequiosissima, nella quale eravi qualche elenco delle mie più recenti edizioni, e che io suppongo smarrita per viaggio. Mi permetta, dunque, che io gliene rimetta qualche altra copia e che vi aggiunga due esemplari di un libro di estrema rarità e da me impresso negli anni addietro pel coltissimo mio fautore signor Marchese di Breme, designato Ambasciadore di Sua Maestà Sarda a codesta reale corte. Uno è per Lei e l’altro la supplico di farlo gradire all’Eccellentissimo Signor Duca della Alcudia, che giustamente riscuote gli applausi e l’ammirazione dell’Europa pe’ suoi talenti politici e letterari, aggiungendovi i miei più rispettosi e dovuti ossequi.

 Tengo varie altre edizioni vicine ad ultimarsi e che mostreranno quanto io vada ognor più avvanzando verso il bello ed il sublime dell’arte che professo. Le prime copie voleranno a Lei, mio grande benefattore, ed all’Eccellentissimo Signor Duca prelodato, in attestato tenuissimo della mia eterna ed immutabile riconoscenza.

Dio La conservi lungamente sana e lieta a consolazione de’ suoi veraci servidori, tra quali mi pregerò sempre di annoverarmi, ad incremento e speme delle arti e delle lettere, ed alla felicità della  vasta opulentissima monarchia ispana, e me conservi ognora in dilezione.

Di, etc.

Parma, 22 febbraio 1794.


a fra la añadido sobre alla cancelado.

Notas al texto

Datos documentales y bibliográficos

  • Ubicación

    Parma, Biblioteca Palatina, Archivio Bodoni, Minute di lettere inviate, B. 46/56.

  • Descripción

    1 h. de 252 × 175 mm. Minuta autógrafa.

  • Edición

    Pedro M. Cátedra

  • Otras ediciones

    Cátedra 2014a, 173-174, nº. XXVII.

  • Bibliografía específica

    Cátedra 2013dCátedra 2014a; Cátedra 2015a, ***; Cátedra 2015b, ***.

    Otra bibliografía citada Garavelli 2001a; Longo 1786;
  • Cita
    Carta de Giambattista Bodoni a Eugenio de Llaguno y Amírola de 1794-02-22, ed. Pedro M. Cátedra, en Biblioteca Bodoni [<https://bibliotecabodoni.net/carta/1794-02-22-bodoni-llaguno> Consulta: 03/06/2023].
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